Negli ultimi anni, fra coloro che si dedicano alla produzione domestica della birra, si è diffusa la tendenza a coltivare luppolo in casa, anziché acquistare questa materia prima già pronta in negozi specializzati.
I motivi di questa scelta sono molteplici:
- Minore costo del luppolo coltivato in casa rispetto a quello comprato (un kg di luppolo costa fra i 30 e 60 €, a seconda della qualità, mentre le piantine, da cui si possono ottenere fino a 10 Kg di nuovi luppoli, hanno un costo che non supera i 3 centesimi di € per grammo)
- Maggiori garanzie circa provenienza e qualità delle materie prime con cui realizzare la tua birra artigianale
- Maggiori possibilità di sperimentare varie tipologie di luppoli per ottenere birre artigianali dal gusto e dall’aroma davvero inconfondibili.
Nei paragrafi che seguono vedremo, dunque, come coltivare luppolo in casa, partendo dalla selezione e semina dei rizomi, vale a dire i germogli di luppolo da cui avranno origine le nuove piantine, indicandoti anche il periodo e il tipo di terreno migliori in cui coltivare luppolo in casa.
Ti spiegheremo poi quanta acqua dovrai dare alle tue piantine e come dovrai prenderti cura di loro affinché crescano sane e robuste. Infine, ti illustreremo come procedere alla raccolta e conservazione dei fiori di luppolo appena nati.
Pronto ora a conoscere tutto ma proprio tutto sulla coltivazione di luppolo in casa? Allora resta con noi!
Come scegliere i rizomi di luppolo da piantare in casa
Le piante di luppolo sono coltivate dai rizomi, che non sono altro che pezzi di pianta che ne danno vita a un’altra pianta.
Questi rizomi si trovano facilmente nei mesi di marzo ed aprile, quando i coltivatori di luppolo li tolgono dal terreno e li vendono ai fornitori… Di sicuro è questo il periodo in cui fare un giro nei vivai di zona per acquistare i germogli con cui realizzare la tua coltivazione casalinga di luppolo.
Dato che il tipo di luppolo che decidi di coltivare influenzerà anche gusto ed aroma della tua birra, informati sempre sulla provenienza e qualità dei rizomi che stai per acquistare… Se vuoi, ad esempio, realizzare una birra chiara dal delicato profumo di frutta come la birra artigianale chiara Verbum San Biagio dovrai acquistare una varietà di germogli che sia adatta al tipo di bevanda che vuoi produrre.
Per conoscere tutto ma proprio tutto sulle varie varietà di luppolo e i suoi usi ti consigliamo di leggere anche questo articolo “Luppolo birra: varietà e usi dell’ingrediente”.
Una volta che avrai acquistato i tuoi rizomi, dovrai avvolgerli in pezzi di carta leggermente inumiditi e conservarli in frigo fino al momento della semina.
Coltivare luppolo: come piantare i rizomi
I germogli di luppolo devono essere piantati all’inizio della primavera in quanto necessitano di un clima caldo umido per potersi sviluppare.
Il terreno dove verranno coltivati i luppoli dovrà essere preparato realizzando delle collinette di terra alte almeno 15 cm all’interno delle quali collocare il rizoma. La posizione rialzata serve prima di tutto per evitare il ristagno di liquidi che farebbe ammuffire i germogli. Inoltre, per evitare la dispersione di acqua e l’attacco di piante infestanti è preferibile spargere intorno la collinetta uno strato di foglie o cortecce sminuzzate.
Dato che il luppolo è una pianta rampicante, vicino al rizoma dovrà essere costruita una struttura di sostegno che consenta ai tralci di salire verso l’alto: a questo scopo, è possibile sfruttare un muro, una pergola o una recinzione già esistenti… In caso contrario, è sufficiente installare dei paletti di legno muniti di rete. Fai attenzione che siano alti almeno 3 o 4 metri e che siano abbastanza robusti da reggere il peso dei tralci. Pensa che una volta cresciuti possono arrivare a pesare fino 15 Kg!
Che distanza mantenere fra una pianta e l’altra?
Fra un rizoma e l’altro durante la semina è bene mantenere una distanza di almeno 1 metro. 2 metri invece se le varietà di luppolo che hai scelto di piantare sono diverse. Ti starai chiedendo perché… Per evitare di mischiare le diverse produzioni.
È possibile coltivare luppolo in casa in un vaso?
Se hai pensato di coltivare luppoli in casa utilizzando però dei vasi, sappi che non è una cosa impossibile da fare, ma richiede davvero molta attenzione per non far seccare e/o ammuffire le piantine.
La dimensione del vaso dovrà essere di almeno 35 cm di diametro e non dovrai utilizzare il sottovaso per evitare il ristagno dell’acqua.
Evita inoltre di esporre la pianta al gelo e a correnti d’aria eccessive e scegli un posto dove il sole sia presente in orario mattutino.
Di quanta acqua hanno bisogno i germogli?
Sia che tu scelga di coltivare luppolo in casa sul balcone o in giardino, non dovrai mai dimenticare di dare acqua a sufficienza alle tue piantine. Pur potendo infatti sopravvivere anche in caso di siccità, il luppolo non bagnato non riesce a produrre fiori a sufficienza per generare nuove piante.
Se pensi di non avere molto tempo per innaffiare la tua coltivazione di luppolo casalinga e non disponi di un irrigatore automatico, è consigliabile realizzare una protezione di paglia, foglie e cortecce intorno ogni piantina al fine di evitare la dispersione di acqua nel terreno circostante.
Come prendersi cura dei nuovi germogli?
Il luppolo è una pianta abbastanza resistente agli attacchi di funghi e insetti, tuttavia non è detto che questi problemi non possano presentarsi.
Ora, purtroppo, dobbiamo darti una notizia poco confortante… Non esistono in commercio prodotti antiparassitari che possano essere usati per sanare una coltivazione di luppolo in casa. Questo purtroppo anche a causa di disposizioni normative molto rigide.
Allora che fare? Se hai deciso di coltivare luppolo in casa, l’unica strada è quella di tentare con ausili biologici, come il rame o lo zolfo, che in alcuni casi si rivelano efficaci nel contrastare la proliferazione dei parassiti.
Quando raccogliere il luppolo?
Il periodo migliore per raccogliere il luppolo va da giugno a settembre, anche se nel nostro paese di solito la raccolta avviene a metà agosto.
Per rendersi conto se la pianta è pronta per essere raccolta devi osservare i fiori: facile vero? Se vicino al picciolo sono ben visibili le ghiandole resinose e la resina prodotta rimane attaccata alle dita, allora il nuovo luppolo è pronto per essere raccolto.
Come raccogliere il luppolo?
Una cosa che è importante sapere è che la birra si produce utilizzando solo le infiorescenze femminili della pianta. Ne eri a conoscenza? Sono chiamate anche “coni”, per via della loro forma allungata. Le infiorescenze maschili hanno invece la forma di pannocchie e sono prive di quelle sostanze resinose cui si deve il sapore amaro della bevanda. Leggi in questo articolo dedicato alla botanica, sul sito dell’associazione italiana luppolo, tutte le differenze tra fiori maschili e femminili di questa pianta.
Per raccogliere i coni si preferisce di solito tagliare tutta la pianta e staccare poi i fiori in un secondo momento utilizzando semplicemente le mani.
Come conservare i coni che sono stati raccolti?
Dopo la raccolta, i coni devono essere conservati in modo ottimale per mantenere inalterata la loro qualità.
La tecnica di conservazione più utilizzata da coloro che producono birra artigianale è l’essicazione, che può avvenire in forno oppure in modo naturale. Come? Mettendo i fiori in un luogo caldo e secco, a riparo da polvere e insetti.
Una volta essiccato il luppolo potrà essere confezionato in sacchetti sottovuoto, oppure in freezer, fino al momento di essere utilizzato per produrre la birra in casa.
Come avrai compreso, coltivare luppolo in casa è una cosa abbastanza semplice da fare, che non richiede molto spazio ed impegno, anche se è necessario osservare alcune regole per non danneggiare la qualità dei luppoli. Ci auguriamo vivamente che grazie ai nostri consigli tu riesca a produrre il luppolo necessario per realizzare da solo la tua prima birra artigianale. E una volta realizzata, potrai presentarla al Beer Attraction!
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