Se sei finito qui, probabilmente la birra è da sempre una delle tue bevande preferite ed ami gustarla sia da solo che in compagnia. Conosci, però, la chimica della birra, o meglio, quali sono gli elementi che contribuiscono a realizzarla?
Senza annoiarti con formule strane ed indecifrabili, in questo articolo tenteremo di spiegarti la sua composizione e come fanno i grandi mastri birrai a conferirle sapori ed aromi differenti.
Naturalmente vogliamo soffermarci su una bevanda artigianale, quella che prodotta a regola d’arte non necessita di alcun additivo di tipo chimico e artificiale.
Da cosa è composta la birra?
Ti piacerà sapere che gli ingredienti principali occorrenti per la birra sono:
Il primo di questi, inoltre, ha un’importanza fondamentale per ottenere una delle bevande più note ed amate in tutto il mondo veramente speciale.
Sapevi che circa il 90% della birra è acqua? Proprio così ed il suo ruolo è quello di sciogliere gli altri ingredienti durante il processo di produzione.
Ma anche la sua qualità deve essere eccellente ed a questo proposito vogliamo dirti che in Umbria c’è il birrificio artigianale San Biagio.
Ci riferiamo ad una piccola azienda agricola che crea i suoi prodotti utilizzando esclusivamente l’acqua di Nocera Umbra.
Il malto è orzo germogliato ed essiccato, che costituisce la principale fonte di zuccheri necessari a produrre l’alcool.
Il luppolo, invece, è una pianta contenente acidi ed oli essenziali per produrre ottima birra.
Infine serve il lievito, ingrediente che trasforma gli zuccheri in alcool ed anidride carbonica, oltre che un insieme di componenti aromatiche definite esteri.
Proprio grazie a questi viene fuori il sapore della bevanda.
Aspetta però! Siamo soltanto all’inizio del delicato processo di produzione di ottime birre artigianali… Sei curioso di scoprire cosa le rende così uniche? Allora non ti resta che continuare la lettura!
Anzi, inizia ad ascoltare cosa ha da raccontarti uno dei più noti mastri birrai italiani, Giovanni Rodolfi. Basta leggere l’articolo “Come fare birra artigianale in casa in modo semplice”!
Poi prosegui con il noi il viaggio sulla chimica della birra!
Chimica della birra: quali ingredienti si utilizzano e come si produce
Entriamo insieme nella fase più interessante che riguarda la produzione di un buona birra artigianale. Hai presente? Quella che ti lascia in bocca un gusto sensazionale ed inimitabile.
Poco fa ti avevamo accennato quali sono gli ingredienti principali che un vero esperto di birra utilizza, li ricordi?
Sono l’acqua, il malto d’orzo, il luppolo ed il lievito, giusto? Senza che vi siano almeno questi quattro elementi, è impensabile riuscire a creare un tale tipo di bevanda alcolica.
A questi, però, possono essere aggiunte anche altre fonti di zucchero come il miele ed alcuni tipi di frutta oppure spezie, in modo da fornire alle birre caratteristiche uniche.
Ma andiamo avanti e vediamo come si fa a produrne una che sia buona e, soprattutto, artigianale. Per prima cosa vengono macinati i malti per trasformarli in zuccheri.
E credici se ti diciamo che si tratta di un’attività per nulla semplice, perché è fondamentale trovare il giusto livello di granularità della farina!
Successivamente avviene il cosiddetto ammostamento, che consiste nella trasformazione degli amidi in zuccheri e la loro raccolta.
Se avrai la fortuna di andare in Umbria, non perderti una visita al Monastero San Biagio e dedica qualche ora ad ammirare il birrificio artigianale che esso ospita al suo interno, ne rimarrai entusiasta.
Proprio qui il mastro birraio ti mostrerà il processo di ammostamento, insegnandoti come i malti macinati vengono aggiunti all’acqua, che man mano raccoglie gli zuccheri…
Non vogliamo dilungarci tanto in spiegazioni tecniche, ma ti assicuriamo che assistendo personalmente ad un processo del genere imparerai tanti segreti sulla vera birra.
Il processo produttivo di una birra artigianale
Ti va di scoprire brevemente cosa succede in seguito? Non temere, non inizieremo ad utilizzare paroloni scientifici per parlarti di chimica della birra…
Una volta ottenuto il mosto, viene messo a bollire e sarà proprio la bollitura che contribuirà in maniera significativa al sapore ed all’aroma della tua bevanda preferita. Interessante vero?
E non è tutto, durante questa fase vengono aggiunti i luppoli (luppolatura), in modo da estrarne gli oli essenziali e gli acidi.
Ma voglio svelarti che, durante questo processo, più a lungo si faranno bollire i luppoli e maggiori saranno gli oli e gli acidi sciolti nel mosto.
Bisogna ricordare però anche che una bollitura eccessiva determina l’evaporazione dei primi.
Avrai ben compreso che la difficoltà sta nel trovare il giusto compromesso tra l’esigenza di estrarre entrambi gli elementi e quella di trattenere gli oli nel mosto, fattore che determina sapore ed aroma.
Chimica della birra: le ultime fasi
E adesso rilassati e sorseggia pure un’ottima birra artigianale, mentre ti racconto come si conclude il suo processo di produzione.
Eravamo rimasti alla bollitura del mosto, giusto? Bene, continuiamo a spiegarti che terminata questa operazione è necessario un raffreddamento rapido del mosto stesso.
Hai già intuito il motivo? Per evitare che venga contaminato da batteri esterni!
Un liquido caldo e zuccherato costituisce un vero e proprio invito a nozze per insetti e batteri, non trovi?
Ma tale attività è importante anche perché così facendo si riescono a trattenere più oli essenziali nel mosto.
Prima di iniziare la fermentazione è necessario portare il mosto ad una temperatura tra i 20° ed i 25°, per poi aggiungere i lieviti.
Ah, dimenticavamo di aggiungere che il mosto va anche ossigenato attraverso iniezione di aria, per permettere ai lieviti di riprodursi e di raggiungere la densità giusta di cellule al suo interno.
A questo punto essi stessi passeranno da soli alla fermentazione, iniziando a trasformare gli zuccheri in alcool, un processo che può durare qualche giorno o anche qualche settimana.
E finalmente arriviamo all’ultimo step di questo lungo procedimento riguardante la chimica della birra: l’imbottigliamento.
Di tale fase ci limiteremo a dirti soltanto che i migliori produttori di birra artigianale come San Biagio, utilizzano la tecnica della rifermentazione in bottiglia, per salvaguardare l’integrità del prodotto.
Speriamo di essere riusciti a farti un quadro generale di come si produce una bevanda alcolica di alta qualità!
E se la tua voglia di scoprire sempre nuove cose sulla bevanda che ami più di tutte le altre non si è saziata, leggi anche questo interessante articolo sulla birra artigianale non filtrata.
Ti consigliamo anche l’articolo sull’alcol!
E dopo questa lezione di chimica, abbiamo un premio per te che sei arrivato fino alla fine…