La birra artigianale costituisce un universo ricco e variegato, che offre ormai a intenditori e appassionati prodotti di grande interesse, come la birra artigianale con frutta.
La birra artigianale con frutta è diventata una specialità sempre più apprezzata, che riserva ogni anno novità interessanti. Ed è ormai davvero “irresistibile”. Tu l’hai già provata?
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta! Ti parlerò infatti della frutta che viene utilizzata per questo tipo di bevande e ti consiglieremo anche una birra artigianale con frutta tutta da gustare. Continua a leggere per saperne di più…
Birra artigianale con frutta: bevande colorate e profumate
Le birre artigianali che presentano nella loro ricetta l’utilizzo di frutta sono particolarmente colorate e profumate, e stanno conquistando i palati degli italiani. Con l’aiuto di:
- ciliegie
- mele
- lamponi
- more
- albicocche e chi più e ha più ne metta.
Sperimentando e sfruttando anche i frutti caratteristici di un territorio, si valorizzano così tradizioni locali che si trasformano in altrettante eccellenze brassicole. Questo mondo, denominato anche fruit beer, incontra un successo crescente non legato esclusivamente all’utilizzo di frutti esotici, e trionfa sul piano del gusto, dell’olfatto e della vista.
Birra artigianale con frutta: la Lambic belga
Tutto, comunque, è incominciato in Belgio, dove esiste una lunga tradizione di birre con frutta, che oggi sono conosciute e inserite nella categoria “Lambic”. Per la precisione, è la regione del Pajottenland, a Sud-Ovest di Bruxelles, la culla originaria del Lambic. Qui la produzione di queste birre ha trovato la sua più caratteristica lavorazione.
Una produzione brassicola caratterizzata da tempi di lavorazioni più lunghi della media, con birre che si distinguono per sensibile acidità di base, aromi fruttati intensi e gusto secco, grazie alla bassa percentuale di zuccheri. Si tratta quindi di birre a fermentazione spontanea – originata da batteri naturali e lieviti. Lo standard è fissato e non deve andare al di sotto degli 11 gradi Plato, mentre il contenuto alcolico si aggira tra il 5 e il 6,5% in volume.
Inoltre, l’utilizzo del luppolo – spesso invecchiato – è decisamente superiore alla media della birrificazione tradizionale. Con un’ottimale ricaduta sulla riduzione dell’ossidazione naturale. Di solito poi, il mosto, una volta bollito, viene fatto raffreddare in vasche basse e lunghe ma poco profonde, per aumentare così il contatto del liquido come l’atmosfera. Il tutto all’interno di un ambiente che sia ben ventilato.
I frutti più utilizzati
Nella più antica tradizione belga, i frutti più utilizzati sono le ciliegie, i lamponi, il ribes nero e le pesche. Vengono seguite procedure finalizzate, nell’esito finale, a non sovrastare i preziosi aromi e sentori della frutta. Nel caso delle birre prodotte facendo fermentare insieme al mosto di birra anche delle ciliegie, siamo in presenza di una Kriek. In questo caso, ciò risulta dall’unione del mosto fermentato e delle ciliegie, che viene aggiunto al Lambic giovane.
La birra che ne risulta sarà ricca di presenze aromatiche e note di Cherry. La denominazione cambia in Framboise se, al posto delle ciliegie, si utilizzano i lamponi. Il risultato, in tutti i modi, è davvero eccellente, e fa delle birre di questa categoria delle interessantissime occasioni di degustazione e meditazione. La soluzione ideale per chi vuole assaggiare qualcosa di diverso.
Birre artigianali italiane con frutta
Nel nostro Paese, per la preparazione di birre artigianali con frutta, la tendenza in atto è quella di prediligere il mosto d’uva o l’uva stessa, ma anche le ciliegie e i principali frutti di bosco, fragole comprese. Raccogliendo quindi una tradizione antica, che basava sull’uso di diversi frutti una consuetudine popolare.
La produzione delle birre con frutta è più impegnativa della birra “normale”, dal momento che la frutta costituisce comunque un elemento meno “controllabile” da parte del birraio, soprattutto sotto l’aspetto dei lieviti. Per cui è necessario prendere accorgimenti e sfruttare tecniche consolidate per gestire al meglio questo ingrediente.
Con un mito da sfatare: le birre con frutta non sono necessariamente dolci. Quindi non ti preoccupare: puoi bere una birra del genere anche se preferisci l’amaro. Mentre, ricordiamolo, le bevande di questo tipo, di solito, si abbinano in maniera davvero gustosa e interessante a diversi piatti e cibi: antipasti, pollo, selvaggina e dessert a base di frutta.
La Patos
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Senza dubbio, nell’ormai ampio panorama produttivo di birre Lambic in Italia, spicca una birra in particolare. Si tratta della birra artigianale Patos, del Birrificio San Biagio di Nocera Umbra. Una birra artigianale aromatizzata alle ciliegie (una Kriek si direbbe in Belgio), prodotta all’interno della “Linea Speciale” del Monastero umbro. Nella ricetta di preparazione della Patos compaiono le ciliegie Morette di Vignola, eccellenza agroalimentare del territorio modenese.
Dopo una prima fermentazione in vasche aperte, le ciliegie vengono aggiunte al mosto, contribuendo – tra l’altro – alla colorazione rosso rubino della Patos. E conferendole un gusto deciso e sorprendente per chi non è abituato a consumare birre Kriek. La Linea Speciale del Birrificio San Biagio, tra l’altro, è contraddistinta dal proporre le birre più “originali”, che puntano su gusti unici e inconfondibili. A farla da padrone, dunque, sono le miscele e la lavorazione specifica utilizzate, che portano alla realizzazione di prodotti apprezzati anche dai più attenti ed esigenti ricercatori di sapori.
Una vera e propria Lambic
In questo senso, San Biagio si rifà in pieno alla tradizione belga della Kriek, portandola in Italia e declinandola con il meglio del Bel Paese. In questo modo ha inteso riprodurre i processi millenari utilizzati nell’antichità dai mastri birrai del Nord Europa, producendo alla fine una vera e propria Lambic, sotto tutti gli aspetti. Il frutto del lavoro – filologico e innovativo al contempo – è la cifra stilistica di un mastro birraio come Giovanni Rodolfi.
E ricordiamo che la Patos si è aggiudicata il Luppolo d’Argento del Best Italian Beer, nel 2017, nella sezione “Fruit Beer”. Decisamente una birra artigianale con frutta da assaggiare, non credi?
Ecco che così giunge al termine questo profumato viaggio nel mondo della birra artigianale con frutta. Il consueto auspicio è quello di esserti stati d’aiuto… E che forse – se non lo sei ancora – di spingerti a diventare un appassionato degustatore di birre Lambic e Kriek. Meditate gente, meditate (su un buon bicchiere di birra artigianale), avrebbe detto un noto personaggio della Tv!