Soleva fare bagni di Zythum, birra chiara dalla schiuma bianca come il latte, per rendere la sua pelle morbida e vellutata! Con la Curmy, birra scura, seduceva i suoi amanti, conducendoli in luoghi ai più sconosciuti!
Soffermandoci sui luoghi dove la birra è nata e ha lasciato un forte segno è doveroso evidenziare l’Egitto quale tappa fondamentale…e mentre ne sfogliamo la storia come può non emergere la “Regina delle Regine”, colei che ha saputo ammaliare e conquistare grandi uomini come Giulio Cesare e Marc’Antonio: Cleopatra, la più amata, odiata, esaltata, denigrata donna della storia.
Nasce nel 69 a.c. ad Alessandria da uno dei 2 matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso detto “Aulete” ( il Flautista). Di lei si dice che non fosse una donna bellissima, ma che avesse doti che la rendevano un’affascinante seduttrice.
Il merito forse era anche della birra che a quel tempo in Egitto scorreva a fiumi e veniva utilizzata non solo come bevanda! La produzione era affidata a fidati mastri birrai che ne producevano di svariate qualità. Tra le più conosciute troviamo la “Zythum”, che pare avesse la colorazione del sole e la “Curmy” birra scura. Esistevano poi altre qualità più o meno pregiate che erano riservate a diversi impieghi, tra i quali (il più curioso) troviamo la cosmesi.
Cleopatra, infatti, soleva fare bagni di birra per mantenere la sua pelle morbida e vellutata e per tener lontane le infezioni. I dottori dell’epoca consigliavano di fare proprio dei bagni con la bionda bevanda perché, essendo ricca di lieviti, impediva il formarsi di infezioni esterne.
È con la birra che Cleopatra riuscì a far crollare…… “l’Impero Romano”, Giulio Cesare. Donna astuta e carismatica mostrò a Cesare le “bellezze” della sua terra portandolo in viaggio lungo il Nilo. E’ qui che L’Imperatore rimase colpito dalla birra, lui abituato a bere vini forti, rimase favorevolmente impressionato da questo “elisir” fresco e così gradevole al palato.
E non c’è bisogno di ricordare che così perse la testa. Infatti durante quel viaggio Cleopatra rimase incinta ed in seguito nacque, Cesarone, l’unico figlio maschio dell’Imperatore Romano.
Per amore del figlio, che si prospettava unico erede dell’Impero, Cleopatra seguì Cesare a Roma dove si trovò contro tutta la popolazione ed il senato. Tutti temevano questa figura, alla quale si attribuivano strani poteri. Si racconta che il figlio veniva svezzato a birra, mista a miele, acqua, e farina di cereali (come nelle migliori tradizioni egizie).
Alla morte di Cesare, Cleopatra dovette rientrare in Egitto.
Il maestoso Impero si divise e, sembrava, che l’Egitto dovesse diventare una delle tante regioni sotto il dominio romano, invece, il fascino della Regina, colpisce nuovamente. Marco Antonio, padrone dell’Impero Romano d’Oriente, non resistette al fascino di Cleopatra. Inizia per lei una relazione travagliata e sofferta che la porterà ad avere 3 figli, essere tradita, abbandonata e poi, per amore della sua terra, dover riallacciare i rapporti con Marc’Antonio, nel tentativo di salvare l’Egitto dal dominio romano.
Insieme provano a contrastare Ottaviano ma non c’è nulla da fare.
Ottaviano li sconfigge e trasforma il glorioso impero egizio, in una delle varie regioni romane.
Una storia quella di Cleopatra ricca di emozioni miste a contraddizioni, amori e poteri, ricerca della bellezza e della salute, amore per la conoscenza (parlava molte lingue) che poteva continuare finche il 12 agosto del 30 a.c. muore a 39 anni morsa da un cobra.
Anche la storia della birra prosegue, continuando ad essere un bene di scambio, un medicinale, nella cosmesi e servita, nelle taverne, per dissetare le gole di coloro che raccontano le vicende della Regina delle Regine.